157 milioni di dollari al povero Modigliani








L’opera  di Modigliani "Nu couché (sur le côté gauche)" del 1917 è stata venduta da Sotheby's per 157,2 milioni di dollari. Chi l’ha venduta l’aveva precedentemente  acquistata in un'altra asta, nel 2003, per 26,9 milioni di dollari.


Facendo le dovute sottrazioni,  chi ha posseduto quest’opera di Modigliani è venuto a guadagnare, per averla solo conservata per 15 anni, ben 130,3 milioni di dollari.
 Centotrenta milioni di dollari guadagnati grazie al povero Modigliani che vendeva i suoi quadri per pochi franchi, e a volte viveva con l’aiuto di altri amici artisti. Questo è il miracolo che il capitalismo è riuscito a fare con la travagliata e “maledetta” arte di Modì.
 Tanto valore in poco spazio, e vale più dell’oro;  questa è la “genialità”  dell’investire in arte di chi ha miliardi (dopo averlo fatto in case e ville in ogni parte del mondo). L’arte per un miliardario è come un eccellente Beauty Case da viaggio, un modo pratico per conservare e trasferire qualche centinaio di milioni di dollari.
A margine di questa vicenda resta qualche interrogativo:
questo interesse per l’arte da parte dei grandi investitori preserva l’arte?
acquistando un valore monetario l’arte acquista anch’essa un suo valore?
ne possono avere un beneficio i nuovi artisti?

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Post inserito il 16/05/2018
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2 commenti:

  1. in primo luogo fa rabbia vedere come l'artista abbia fatto la fame mentre se l'avessero apprezzato da vivo avrebbe fatto ben altra vita.

    Molti investitori non amano l'arte semplicemente godono nell'avere rarità di cui sono esclusivi proprietari. Molti, non tutti ovviamente.

    A volte secondo me certi artisti sono sopravvalutati e viceversa ma è una mia opinione personalissima.

    Venendo al tuo ultimo quesito, non credo. Se si continua a celebrare soltanto il passato anche recente e non si decide di puntare su nuovi artisti, questi ultimi sia pure bravi resteranno sempre al palo coltivando la magra speranza che magari un giorno, anni dopo la loro morte, qualcuno per un loro lavoro pagherà 200 milioni di euro.

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    1. Se si considera che la vita è la vita, quella magra speranza è estremamente magra.

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