PAESE CHE VAI POETA CHE TROVI

PAESE CHE VAI POETA CHE TROVI
editoriale di Luigi Giurdanella 
Da: “I POETI DELL’ARIETE NEWS” N°132 giugno 2017
Evviva! Arriva l’estate, tempo di vacanze, tempo di viaggi. Il viaggio non è solo uno spostamento da un punto all’altro del pianeta, ma un sogno di libertà . Il viaggio ci cambia, al ritorno non si è più gli stessi.
Nel 1600 nasceva il “Gran Tour”, viaggio praticato dall’aristocrazia europea per aumentare la propria conoscenza, accrescere la propria cultura. Le mete preferite erano la Grecia e l’Italia, dove si trovano le maggiori testimonianze storiche, artistiche, letterarie. Goethe, da poeta e scrittore, fa del suo Gran Tour un resoconto dettagliato, titolandolo :”Viaggio in Italia”, ponendo un’attenzione particolare per i luoghi praticati da poeti e scrittori, infatti visita il carcere di Tasso e la tomba di Ariosto; in Sicilia visitando la Valle dei templi, comprende a pieno Omero, e scrive: “Per ciò che riguarda Omero, sembra che una benda sia caduta dai miei occhi(...) per me ora l’Odissea è una parola vivente”. E possiamo immaginare quei giovani aristocratici che al pari di Goethe, affrontando il “Gran Tour”, giunti a Padova non mancavano di passare da Arquà dove visse Petrarca, e una volta a Firenze, visitare i luoghi danteschi. Questo del “Gran Tour” può essere considerato il primo esempio di turismo culturale, allora praticato solo dai ricchi, perché oltre al dispendio di denari, bisognava avere tanto tempo a disposizione perché, con i mezzi di trasporto dell’epoca, quei “Tour” potevano durare anche anni. Oggi fortunatamente tutti possiamo intraprendere un viaggio, scegliendo l’offerta adatta al nostro portafoglio, e visto che la tecnologia ha reso il mondo piccolo, non c’è luogo della terra che non si possa raggiungere, anche nel tempo limitato delle nostre vacanze.


 Bisogna tenere ben presente che per visita culturale non s’intende solo paesaggio, monumento, museo, è anche informarsi su quei personaggi (artisti, letterati ecc..) che sono nati o abbiano avuto legami con il posto visitato. Per noi, amanti della poesia, interessantissimo diventa sapere dei poeti del passato e del presente, che sono vissuti o hanno operato in quel determinato paese, perché riportando i poeti al centro della nostra visita, è come annodare quei fili tra passato e presente. Leggere o ascoltare i poeti che raccontano con le loro poesie un luogo, un paese, una città è come assimilarne l’anima. Per “il turismo poetico” non servono guide, ma curiosità , attenzione e tanta passione. Certo, bisogna avere una visione del viaggio fuori dalle convenzioni. Il bello del tour poetico è quello di poterlo affrontare contemporaneamente al soggiorno dove abbiamo deciso di trascorrere le vacanze, perchè spesso basta deviare di qualche chilometro dal soggiorno programmato, per trovare vestigia poetici. Faccio alcuni esempi. Se vi trovate in Liguria, attraversando le “Cinque Terre”, potete guardare con gli occhi di Montale il paesaggio, ed emozionarvi per certe atmosfere: “Meriggiare pallido e assorto/ presso un rovente muro d’orto,/ ascoltare tra i pruni e gli sterpi/ schiocchi di merli, fruscii di serpi” . Visitando la Sicilia Barocca, imperdibile una salto a Modica, paese natale di Salvatore Quasimodo, e percorrendo viuzze e salendo e scendendo scalini, sentirete risuonare i versi del premio Nobel: “Vicolo: una croce di case/ che si chiamano piano,/ e non sanno ch’è paura/ di restare solo nel buio”. E se vi capita di trovarvi nella Venezia Giulia e vedete scorrere l’Isonzo, emerge Ungaretti con i versi della poesia “I Fiumi”:”Questo è l’Isonzo/ e qui meglio/ mi sono riconosciuto”. E ancora: Sirmione, sul lago di Garda, fece innamorare il poeta latino Catullo (87-54 a.C.) che le dedicò dei versi sublimi: “Sirmione, fiore delle isole e delle penisole (...) con quanta gioia ti rivedo (...) Salve o bellissima Sirmione rallegrati per il ritorno del padrone ... “. Sempre sul lago di Garda, a Gardone precisamente, si può visitare il Vittoriale, dimora epica di Gabriele D’Annunzio, magari ripetendosi mentalmente i versi celebri de “La pioggia nel pineto”: “Taci. Su le soglie/ del bosco non odo/ parole che dici/ umane; ...” . A Recanati non si può non ammirare il famosissimo colle che ispirò a Leopardi la sublime poesia “L’infinito”: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”. E, pensando ancora a Leopardi, concludo questo breve excursus, invitandovi, se vi trovate a Napoli, a visitare il suggestivo Parco Virgiliano o delle Rimembranze, dove oltre al mausoleo del poeta latino Virgilio, potete emozionarvi davanti alla stele della tomba di Giacomo Leopardi, circondata dalla sua “odorata ginestra”. Io mi fermo qui, sta a voi ora programmarvi un “Tour poetico”: e non serve andare lontano, magari basta andare nel paesino vicino: in Italia, si sa, paese che vai poeta che trovi! 

Purtroppo, poi, dei viaggi, rimangono vaghi ricordi, ravvivati da foto o supporti vari, ma le tracce dei poeti che abbiamo scoperto, se accompagnati dai loro versi, rimarranno vivide e indelebili nel nostro cuore! Vi auguro buone vacanze e tanti poetici viaggi! 
 Luigi Giurdanella - la sua pagina su Arpa eolica   http://arpaeolica.blogspot.it/2013/03/giurdanella-luigi.html

Immagini fuori testo
1 Dipinto di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein – Goethe viaggio in Italia nella campagna romana

2 e 3 scene teatrali da Trilogia delle vacanze di Goldoni – adattamento di Toni Servillo

post inserito il 22/06/2017
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1 commento:

  1. Grazie Francesco, formidabile come sempre con le illustrazioni!!!

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