IN QUALE MIGLIOR MONDO?


Una poesia di Giandiego Marigo – Arpa eolica ringrazia l’autore per il permesso di pubblicazione in questo bolg.

IN QUALE MIGLIOR MONDO?

Nel Miglior mondo di cui voi ci parlate

il vostro “IO” fa la guerra e poi combatte

avido com’è per il potere e per l’affermazione

Voi che narrate l’inganno d’un amor che non vivete.

In quel che noi vediamo all’orizzonte … e dietro

L’io si dissolve in Noi

cercando l’anima ed ottenendo il cuore

cercando l’Uno… e il tutto.

In questo mondo fatto di competizione

fondato su sterminio ed abbandono

degli ultimi … degli altri … dei diversi

Di terra rubata e proprietà arbitrarie.

Noi crediamo nel cerchio e il femminile

Nella condivisione e la terra di tutti

Nel bene comune.

Quello che voi sfruttate e che vendete noi lo condividiamo

Come potremo sederci allo stesso tavolo?

Senza temere per noi e per il poco che ci lascereste da mangiare?

Senza che pretendiate ucciderci per questo

o perchè siamo troppi

o sol perché vivendo noi occupiamo spazio?

Voi che per abitudine Alzate/alzaste l’ascia

piantate/piantaste paletti … urlando “Questo è mio!”

Voi che così funestate tanti dei nostri anni

con questa vostra storia e con la sua canzone

scacciando chi la terra l’abitava … per dichiararla vostra

a termini di legge

Scavandola e rubando i suoi tesori … come v’appartenesse veramente

quasi  non fossero un dono fatto a tutti noi

Voi che chiamate questo Civiltà e Progresso.

Di nostro noi crediamo nello spirito

e diamo un altro senso alle parole

Noi confidiamo nell’ unità col tutto

Crediamo in quello ch’è circolare e orizzontale

Noi che la ringraziamo

Madre Terra per quel che ci ha donato e che ci dona

esaltando quel che dell’uomo è nobiltà … altruismo.

Quello ch’è solidale e condiviso

Noi che crediamo giusto d’essere, appunto, NOI!

Come potremo condividere il cammino

se il vostro fine è quel d’eliminarci … per farvi posto

Noi che crediamo d’essere parte e non padroni

Noi che pendemmo dalle funeste corde dei vostri linciaggi

donne … diversi …rossi, gialli e neri … eretici e pezzenti

Noi che popolammo i vostri roghi

Giandiego Marigo la sua pagina su Arpa eolica


2 commenti:

  1. Questa invettiva ha qualcosa di speciale. E' aspra, ma guarda da lontano, senza rabbia, quasi pacata, senza faziosità, pur dipingendo due diverse visioni di vita che si fronteggiano su sponde opposte e contrarie.

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  2. Per me è impossibile NON essere d'accordo con G. Marigo è un'analisi pacata e vera perché sentita e sofferta. Sin da bambino ho notato le ingiustizie della "Giustizia" e la "lotta " contro i poveri... destinati ad esserlo perché onesti. "E' l'io che ci frega"

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