MILAN, L'È UN GRAN MILAN

MILAN, L'È UN GRAN MILAN
Milano nei film/documentari di GUIDO GUERRASIO,
nel 2014 fu organizzata da Milano a Memoria in collaborazione con l'Associazione La Conta ,
una rassegna di film dedicata a Guido Guerrasio - lasciamo qui l'interessante appunto 


1)      El Gamba de Legn (Gamba di legno) Mediterranea Film, 1952, (13’) - Testo e regia: Guido Guerrasio
Storia del più famoso trenino a vapore di Milano, che trasportava ogni mattina migliaia di pendolari dai paesi vicini alla grande Milano, per riportarli poi ogni sera a casa, attraverso le campagne e lungo i navigli dei dintorni di Milano. Perché si chiama “gamba di legno”? Perché era così caratteristico ed è rimasto indelebile nella memoria dei milanesi?

2)      Gente dei Navigli Emifilm, 1955, (10’) -Testo e regia: Guido Guerrasio
In viaggio tra campagna e città, coi barconi che trasportavano sabbia e ghiaia dal Ticino e con le lavandaie “sospese nell’acqua”, appare la vecchia Milano dei quartieri popolari, nei suoi scorci più pittoreschi e romantici, dove “i navigli di Lombardia resistono alla città che avanza”.

3)               Dolce Lombardia Emifilm 1953, (13’) - Testo e regia: Guido Guerrasio
Menzione speciale per il colore e la fotografia alla V Mostra internazionale di Venezia del Film documentario e del Cortometraggio, 1954
Autunno 1953, “Estate di San Martino”: dopo le prime gelate, ritorna il sole sui Laghi, le Prealpi, la bassa pianura. Delicato poema per immagini, scandito dai ritmi lenti degli antichi mestieri, il film percorre una Lombardia antica e bucolica, testimonianza preziosa di un paesaggio – soprattutto quello umano dei contadini alla Segantini o da Albero degli zoccoli – cancellato dal tempo.

1)   Storie della mia città  Meridiana Cinematografica1953 (11') Musiche originali di Mario Nascimbene - Prodotto, scritto e diretto da Guido Guerrasio

Racconto “scanzonato” su 2000 anni di storia di Milano: dalle traccie lasciate dai Romani, fino al fine del '900, attraverso le varie dominazioni (Francesi, Spagnoli, Austriaci) e i gloriosi anni della liberazione e dell'indipendenza.
Virtù, usi e costumi delle famiglie nobili al potere e dei personaggi del popolo, sulle traccie di Renzo e Lucia, mentre la città sempre all'avanguardia cresce per affermarsi moderna metropoli.

2)      Teatro Gerolamo S.P.E.S., 1955, (10’) Musiche: Gino Marinuzzi jr - Testo e regia: Guido Guerrasio
Omaggio all’ultima messa in scena al Gerolamo,  il vecchio teatro delle marionette realizzato da Giuseppe Mengoni in Piazza Beccaria e dove operava la storica compagnia marionettistica milanese Carlo Colla (attiva tuttora in Via della Chiesa Rossa), con uno straordinario patrimonio di marionette, il cui nucleo originario risale al primo Ottocento.

3)      Il Cavaliere di Via Morone GSG, 1955 (10’) Musiche: Gino Marinuzzi jr Testo e regia: Guido Guerrasio
Storia di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e della sua celebre collezione di opere d'arte e di armi.

4)      I nostri nonni Prodotto, scritto e diretto da Guido Guerrasio (11') Musiche originali di Gino Marinuzzi jr. Con due brani di Strauss e Offenbach
Cortometraggio “color seppia” basato su immagini storiche di Milano nella seconda metà dell'Ottocento: personaggi, artisti, usi e costumi dell'epoca a partire dalle 5 giornate fino alle prime invenzioni legate all'elettricità (lampadina, grammofono, tram) tra spettacoli al circo, can-can. “Documenti concessi dalla Civica Raccolta delle Stampe di Milano e con la gentile collaborazione di alcune famiglie”.

1)    Milano Scapigliata 1966, (13’) Prodotto, scritto e diretto da Guido Guerrasio Musiche a cura di Sergio Pagoni e Guido Guerrasio

Film/documentario sulla storia del movimento degli Scapigliati nella nostra città.
2)     Futurismo,  1969, (26’ 20”) Prodotto da Carlo Monzino Musiche: Gino Marinuzzi jr Voce: Riccardo Cucciolla Testo e regia: Guido Guerrasio
Fa parte dei “critofilm” (vedere CL Ragghianti) con cui G. Guerrasio vinse il Nastro d’Argento alla Mostra di Venezia del 1970. In una Milano che cambia velocemente verso l’industrializzazione, pittori, poeti e scrittori di prosa e musica rivoluzionano il linguaggio artistico. Abbandonando paesaggi e figure classiche, scompongono le immagini, riprendono il ritmo frenetico degli eventi cittadini, introducono i “rumori” della metropoli che sale con nuovi grattacieli e nuove ciminiere.
3)     La pittura di Agili Sassu1966, (13’) Scritto e diretto da Guido Guerrasio Prodotto da Giordano Rota Musiche: Mario Nascimbene Voce: Arnoldo Foà
Film/documentario sulla vita umana ed artistica di Agili Sassu, pittore di origine sarda, vissuto a Milano.

GUIDO GUERRASIOnasce  a Milano il 9 luglio 1920. Studia al liceo Manzoni e si laurea nel 1946  in lettere e filosofia.
Appassionato di cinema,  pubblica il suo primo articolo “Filosofia del cinema americano” e successivamente  collabora con  varie riviste specializzate di cinema pubblicando molti articoli e saggi.
Nel 1947sposa la compagna di università Mimi Ferrari che sarà assistente al montaggio e segretaria di edizione in tutti i suoi film.
Promuove cineteche (Lumière,Angelicum) e rassegne retrospettive pubbliche per una cultura non solo riservata ai cinefili dei Circoli. Fonda e dirige a Milano l’Ente per la Cultura Cinematografica Museo del Cinema i cui film saranno poi acquisiti dalla Cineteca Nazionale.
Con il cortometraggio “Amalfi”, che segna l’inizio della sua carriera di regista nel 1948, è  premiato alla Mostra di Venezia.
Nel 1949 organizza all’Arlecchino il Festival Cinematografico di Milano. Pubblica, per le edizioni del Museo del Cinema “Il cinema, la carne e il diavolo”, un saggio illustrato sul divismo apparso  a puntate anche sul settimanale Hollywood.
L’anno successivo con gli auspici di Unifrance Film ,del Cinema d’Essai di Parigi e della Presidenza del Consiglio dei Ministri presenta al Missori la Rassegna del Cinema Francese (1940-1950) che sarà’ l’ultimo Festival organizzato a Milano dal Museo del Cinema.
Nel 1952 realizza per  la  RAI  “La cavallina storna” , il primo cortometraggio destinato alla TV   che viene presentato  durante la Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 1958 è membro della giuria della IX  Mostra Internazionale del Film-documentario e del cortometraggio. Nel 1960  è regista della Seconda Unità nel film Jovanka e le altre’ di Martin Ritt. Nel 1968 è docente di cinematografia didattica e sportiva all’ ISEF di Milano

Viene premiato, nel  1970, con il  Nastro d’Argento  per i suoi film sull’arte. La cinematografia francese lo premia per Linee della ricerca. Negli anni che seguono alterna la  attività di regista e sceneggiatore  con la stesura di testi teatrali e letterari. 

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